Donatella Manara – Rosalba Miceli
Ars Musicae di De Grocheio: la musica come fine sociale
Sabato 19 settembre 2015 – ore 15:30
Il dialogo tra Donatella Manara e Rosalba Miceli presenterà il lavoro di traduzione in italiano del trattato medievale Ars Musicae di Johannes De Grocheio, realizzato nell’ambito dei corsi dell’Università popolare di musica di Como.
Datato verso la fine del XIII° secolo e attribuito a Johannes de Grocheio, teorico e trattatista francese che si pensa abbia insegnato in uno dei Collegi dell’allora nascente Università di Parigi, il trattato denominato Ars Musicae si presenta, sotto molti aspetti, profondamente innovativo, pur nel clima di rinascimento filosofico, teologico e scientifico dell’epoca. Tra gli innumerevoli meriti riconosciuti a quest’opera vi è il tentativo di operare l’unità tra teoria e prassi della musica, tra musica come scienza e musica come arte.
Ma l’aspetto che più di ogni altro rivela tutta la modernità dell’autore è la sua partizione dell’universo musicale del tempo, totalmente differente da quella dei suoi contemporanei. In essa è possibile riconoscere quell’intreccio tra estetica e politica mirabilmente descritta ai giorni nostri dal filosofo francese Jacques Rancière, il quale afferma che l’estetica esprime una certa politica mediante i propri modi di partire e riconfigurare il sensibile. La suddivisione, operata da De Grocheio, tra musica vulgaris, mensurata ed ecclesiastica, che tanto ha fatto discutere teorici e studiosi che ne hanno voluto sondare la validità teorica, andrebbe piuttosto vista avuto presente il fine che ciascun genere persegue sia per il singolo individuo sia per la collettività di cui fa parte, vale a dire il bene del corpo (vulgaris, per il cittadino e quindi la città ), il bene dell’intelletto (misurata, l’intellettuale e l’università ) e il bene dello spirito (ecclesiastica, il religioso e la Chiesa).