Programma 2017

Tra ragione e sragione

Il bicentenario del compositore Francesco Pasquale Ricci (Como 1732 – 1817), di cui si celebrano quest’anno i duecento anni dalla morte, ci ha indotto a guardare al XVIII secolo: l’età dei lumi, con i suoi paradigmi classificatori che cercano di definire una nuova ‘toponomastica’ dell’umano. La ragione è il luogo da cui e per cui l’uomo si governa ed esercita la sua signoria sul creato; essa è la luce che illumina la via del suo agire (il metodo, dunque), regione dei confini dell’umano, che nomina già i dintorni della sua degradazione al non-umano (la minorità, lo stato bestiale).

Circoscrivendo il proprio spazio, la ragione illuminista evoca la sragione dello spazio esterno, quello della follia, luogo del caos. In atto vi è, però, qualcosa di inaudito, la “nuova separazione” di cui parla Foucault. Se l’epoca rinascimentale aveva liberato la follia dandole parola, il Seicento l’aveva messa a tacere in quel “grande internamento”, ma ora, qui, con l’Illuminismo un altro decisivo passo si compie: non si tratta più semplicemente di escludere, con un’operazione di metodo tutta cartesiana, la follia dal soggetto, allontanandola dalla ragione per assimilarla al sogno e all’errore; in gioco c’è ora qualcosa di più. L’Illuminismo toglie la follia dall’indistinto e confuso spazio della sragione e la isola. E siamo al punto. Foucault parla di “un lento lavorio, molto oscuro”: nell’isolare la follia, e dunque nel renderla socialmente riconoscibile, la ragione detta anche le condizioni dell’espressività stessa della follia. Il folle ha parola nella misura in cui la società può interpretarne i segni nel nuovo linguaggio della ragione psichiatrica. E’ a questa ineliminabile specularità di ragione e sragione che la rassegna A due voci cerca di guardare, provando a riconoscere nelle pieghe della razionalità quegli aspetti di follia, talvolta patologici, altre volte creativi, che il linguaggio filosofico e l’espressione musicale riescono ad evocare nelle loro prassi.

Direzione artistica
Bruno Dal Bon 

 

 

venerdì 10 novembre – Pinacoteca Civica

 
ore 18:00

Francesco Valagussa

  Le partiture della ragione
ore 21:00

MiMa Duo  / Flavio MInardo, chitarre e sitar –  Francesco Mantero, batteria e live electronics

  Improvvisragione

sabato 11 novembre – Pinacoteca Civica

ore 18:00

Michele Rugo 

  Ragione e sragione: la follia della musica, una riflessione a cavallo tra psiche, soma e anima
ore 21:00

Luca Franzetti, violoncello

  Bach – Sollima  (L’uomo e il divino tra ragione e follia)

domenica 12 novembre – Museo Giovio

La giornata di domenica sarà dedicata al compositore Francesco Pasquale Ricci (Como 1732 – 1817) nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario della morte.

ore 14:45 

Risonanze – a cura di Fabio Cani

  Visita al Palazzo Giovio (ora Museo Civico), dove Francescoo Pasquale Ricci ebbe relazione con Giambattista Giovio e insegnò musica alle figlie dello stesso, e dove si conserva oggi il suo fortepiano.
ore 15:30

Anna Camporini, violoncelloDaniele Rocchi, fortepiano

  Forte e piano
ore 16:30

Maria Semi

  Migranti musicali: viaggiatori e diaspore nella cultura musicale nel Settecento

lunedì 13 novembre – Museo Giovio

ore 18:00

Alessandro Bertinettoguido giannuzzi

  Ludwig e Paul  (Wittgenstein)
ore 20:30

Carlotta Colombo, sopranoMarta Fumagalli, contraltoRoberto Balconi, cembalo

  Canzonette notturne e buffe

mercoledì 15 novembre 2017 – Museo Giovio

ore 18:00

Florinda CambriaCarlo Sini

  La verità è un esercizio