Il moto morale si compie nel fuggevole bagliore dell’istante. […] folgorante accadimento, impercettibile insorgere di un’intenzione che si accende e si spegne nello stesso istante […] l’apparizione scomparente fa pensare allo scintillio di coscienza, ma non certo alla brace ardente che, secondo la tradizione, è conservata sotto la cenere nelle profondità dell’anima. […] La coscienza è essenzialmente ritardataria: non solo sorvola l’azione per trasformarla in panorama o in affresco, ma si rivolge sempre verso il passato dell’atto compiuto […] Il presente del moto morale è appena passato e già la coscienza ha avuto il tempo di turbarne l’innocenza; il ‘ravvisamento’ si compie così in un batter d’occhio, ecco perché è così prezioso.

WLADIMIR JANKÈLÈVITCH, Trattato delle virtù