Domenica 18 Novembre
MUSEO GIOVIO ore 11:00         

Timon Böhm, filosofo

Nella figura dell’ individuo sovrano Nietzsche ha definito un’ ideale di uomo. E’ un individuo che assomiglia solo a se stesso, che si è liberato della moralità della morale ed è diventato autonomo, sopra-morale (Genealogia della morale). La moralità è il risultato di un’ obbedienza che fa dell’ uomo un essere “necessario, uniforme, uguale tra gli uguali, regolare e dunque calcolabile”. Questo accade non solo in direzione verticale, a causa degli ordini autoritari da fonti governative o familiari, ma sopratutto orizzontalmente, per lo sguardo dei altri, come si evince dalla teoria del potere immanente e dell’affettività di Spinoza. La parte negativa dello sguardo degli altri è che questo sguardo controlla e identifica gli individui, la parte negativa dello sguardo che rivolgiamo a noi stessi è che suscita un desiderio di riconoscimento. Entrambi portano ad una alienazione del individuo, perchè è vincolato in ruolo che non gli corrisponde. Questa conferenza tratta dei problemi per la sovranità del singolo e le conseguenze paradossali per la costituzione della persona con riferimento a Nietzsche, Bataille, Spinoza e Freud.