Il piacere dell’uomo sarebbe soltanto un empio passatempo e mai sarebbe stato creato se non fosse l’accessorio del piacere femminile. L’inversione di questo rapporto entro un ordine in cui una misera pointe si dà arie di protagonista e, una volta sfumata, si interrompe anche, tirannicamente, il ricco epos della natura, significa la fine del mondo: anche se il mondo, con i suoi vari risarcimenti tecnici, intellettuali e sportivi, non se ne accorgerà per un paio di generazioni e dopo non avrà più abbastanza fantasia per immaginarselo.
KARL KRAUS. Detti e contraddetti