L’udito, l’organo della paura, ha potuto svilupparsi, così cospicuamente come si è sviluppato, soltanto nella notte e nella penombra di cupi boschi e caverne, conformemente al modo di vivere dell’ età della paura, cioè dell’età umana più lunga che sia esistita: nel chiarore l’orecchio è meno necessario. Da qui il carattere della musica, come un’arte della notte e della penombra.

FRIEDRICH NIETZSCHE, Aurora 

Foto dal lungometraggio ‘La notte’ (1961) di Michelangelo Antonioni