«Sì, l’Orchestra è stata per me un compagno d’infanzia. Si sa, ogni formazione passa attraverso le voci dalle quali un bimbo è circondato. Ora l’Orchestra è stata per me una delle voci più persuasive che mi abbia circondato. Debbo annoverarla tra i miei maestri. All’uscita, nella rue de Carouge già buia in quei crepuscoli invernali, raccoglievo in me quel calore dei timbri, mi sentivo vibrare di ritmi, mi elevavo in una vita più grande».
JEAN STAROBINSKI (1920-2019), D’un Auditeur