«Come si può essere attenti al presente, se è solo un punto di passaggio privo di estensione di ciò che proviene dal futuro e affonda nel passato? La nostra attenzione si distende quando ascoltiamo una melodia tra una “protensione” verso i suoni che stanno per giungere e la “ritenzione” dei suoni appena trascorsi (senza di cui non vi è “melodia”)».

FRANÇOIS JULLIEN, Essere o vivere