«Il mito di Orfeo ci insegna che la musica è un ordine del mondo, che sta nel mondo e che impartisce ordini al mondo. La musica non dice niente, non esprime niente, non significa niente, è soltanto una delle modalità di ciò che è. In senso etimologico, essa forma, dà una forma, informa il reale scolpendo su misura le sue velocità e le sue lentezze, le sue folgorazioni e le sue paralisi, i suoi vortici e le sue stasi. Offre forme al tempo e tempo alle forme. Distende e accorcia le durate, che governa a proprio piacimento. È la cifra del mondo che interferisce con il numero di ciò che è».

MICHEL ONFRAY, Cosmo