«Nella schiavitù l’uomo soffoca e la stessa pienezza della realtà lo opprime. Per questo l’uomo è fiducia e apertura a una realtà che nell’immediato non ha; come pure è, al tempo stesso, anima in schiavitù e desiderio di libertà, ansia di separazione. Separazione che inizialmente è ferita e lotta violenta, malinconia e angoscia, è sentire il vuoto del mondo come un bambino che si è smarrito in una sera di festa».

MARÍA ZAMBRANO, Verso un sapere dell’anima