«Le montagne hanno donato all’umanità culture laboriose e al tempo stesso altamente spirituali. La essenzialità degli elementi disponibili alla vita – dall’ossigeno all’acqua, dalla terra coltivabile ai pochi vegetali, dal calore solare stagionale agli animali addomesticabili, sino alle poche parole udite profondamente e cantate nel silenzio della rarefazione – ha acuito la capacità di ascolto delle popolazioni montane, l’artigianalità esperta attraverso i pochi materiali e le raffinate e infinite elaborazioni, il seguire di giorno in giorno l’intrecciarsi con la morte della vita, con gioia e senza paura, ma anche con melancolia e cura e passione. La marginalità montana rivela la marginalità propria della stessa vita dell’uomo».

Francesco Tomatis, La via della montagna