Il 2 dicembre 1888 Friedrich Nietzsche ascolta al Teatro Vittorio Emanuele di Torino un concerto che, in una lettera all’amico Heinrich Köselitz, definisce: “la più forte impressione concertistica della mia vita”. Il programma prevedeva brani di autori come Beethoven, Schubert e Bizet. Oltre che dall’autore di Carmen, verso il quale nutrì sempre e solo incondizionata ammirazione, Nietzsche è colpito dalle musiche di due sconosciuti compositori come Carlo Rossaro e Renaud de Vilbac dei quali vengono eseguiti due brani per orchestra d’archi dal titolo Paolo e Virginia e – del francese – la Chanson cypriote. L’emozione del filosofo tedesco è tale che nella lettera all’amico parla addirittura di “musiche celestiali di una bellezza della forma e del cuore, di culmine della delicastesse dell’invenzione”. L’intento del concerto è quello di riportare alla luce queste due composizioni dimenticate insieme e ad alcune musiche pianistiche degli stessi autori ricollegandole al più complesso legame che Nietzsche intrattiene con la musica. Il programma sarà completato dall’esecuzione dell’Adagietto de L’Arlésienne di Bizet
CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA GIUSEPPE VERDI DI TORINO, 5 GIUGNO 2019, 17:30
I mercoledì del Conservatorio
Nietzsche: le musiche di Torino
Concerto in collaborazione con il Conservatorio “G. Verdi” di Como
Carlo Rossaro (1827 – 1878)
L’infinito,
op. 99
Ninnarella,
op 69, dai Pensieri Poetici
Dillo ancora!
Pensiero poetico op 73
Andrea Boella, pianoforte
Renaud de Vilbac (1829 – 1884)
Bouquet de melodie sur la Mascotte,
per pianoforte a quattro mani
Enxhi Latifi, pianoforte
Francesca Loverso, pianoforte
Reanaud de Vilbac (1829 – 1884)
Chanson Cypriote
Carlo Rossaro (1827 – 1878)
Paolo e Virginia
manoscritto depositato presso la Biblioteca di Musica Antica
a Magnano (Biella)
George Bizet (1838 – 1875)
Adagietto da l’ Arlésienne
Orchestra d’archi del Conservatorio “G. Verdi” di Como
Relazione introduttiva a cura di Elena Ballario e Bruno Dal Bon
Programma completo su:
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