Discendente da una famiglia di musicisti boemi, Jiří Antonín Benda, dopo una prima formazione ricevuta nel paese d’origine, si trasferì alla corte di Berlino, dove fu attivo come violinista fino al 1749; l’anno successivo venne nominato Kapellmeister a Gotha. Determinante per gli sviluppi della sua produzione teatrale fu il viaggio compiuto in Italia nel 1765-66. Nel 1775 Benda compose un Singspiel (Der Dorfjahrmarkt) e due melologhi (Ariadne auf Naxos e Medea) per la compagnia teatrale Seyler, che l’anno prima si era trasferita a Gotha, dopo l’incendio del teatro di corte di Weimar.
Nel melologo la musica si alterna a parti recitate o, nel caso di passaggi particolarmente drammatici, funge da commento espressivo in sottofondo. Il testo, non indicato con note o scansioni ritmiche, va tuttavia collocato entro spazi definiti nella partitura. La funzione della musica, come nel recitativo accompagnato da cui sostanzialmente il genere deriva, è descrittiva, imitativa e, soprattutto, espressiva conformemente al testo. Brevi motivi musicali si sviluppano su liberi passaggi modulanti, organizzandosi talvolta in piccoli episodi formalmente più definiti, con il ritorno dei temi principali. La specificità di questo genere musicale si collega al tentativo di dar vita a uno stile nazionale tedesco, che superi le convenzioni imposte dai modelli teatrali stranieri, in alternativa alla grande opera di soggetto eroico. Le motivazioni d’ordine estetico, enunciate dallo stesso Benda alcuni anni più tardi, tendono a eliminare le incongruenze presenti nella tradizionale opera seria, dove l’innaturalezza è la norma, ripristinando invece l’autenticità espressiva del testo e della musica.
dal Dizionario dell’opera a cura di Piero Gelli edito da Baldini&Castoldi