«Conoscete la definizione di Dio? Secondo Eraclito è “giorno-notte, estate-inverno, guerra-pace, abbondanza-indigenza; perciò sempre si tramuta, come il fuoco in cui si mischiano aromi, e ognuno lo chiama come più gli piace”. In realtà, il vero nome greco di questo duplice dio, sempre altro da sé e venerato da Eraclito, è “Guerra”. Cosa simbolizza questo insolito dio-guerra? Nient’altro che l’originaria unità dei contrasti. Contrasti tenuti fino al culmine della loro tensione antagonistica. Ma allora, quale dei due – il giorno o la notte, la guerra o la pace – finirà per capitolare? Nessuno dei due, perché entrambi servono a creare un’armonia, a farla nascere; d’altronde, Armonia è l’altro nome di questo Dio».

HÉLÈNE GRIMAUD, Variazioni selvagge