«L’artista deve imparare perché non tutti devono incominciare da capo e sperimentare di persona tutti gli errori che accompagnano il cammino del sapere umano: fino a un certo punto ci si può e ci si deve affidare all’esperienza dei predecessori. Se una parte delle loro esperienze e delle loro osservazioni essi l’hanno fissata nella scienza, vi è un’altra parte – che non so se è la più fidata – che riposa nell’inconscio, nell’istinto. Abbiamo il diritto e l’obbligo di dubitare, ma farsi indipendenti dell’istinto è difficile quanto pericoloso, perché accanto alla cose giuste e sbagliate, accanto alle esperienze e alle osservazioni dei nostri padri, accanto a ciò che noi dobbiamo alla loro e alla nostra tradizione, abbiamo forse nell’istinto una capacità in divenire, che è la conoscenza del futuro».
ARNOLD SCHÖNBERG, Manuale di armonia