Esiste un’ironia elementare che si confonde con la conoscenza e che, come l’arte, è figlia dell’otium. Certo, l’ironia è fin troppo morale per essere veramente artistica, come è troppo crudele per essere veramente comica. Tuttavia un elemento le avvicina: l’arte, la comicità e l’ironia diventano possibili quando si attenua l’urgenza vitale. […] Ma l’ironista è molto più libero di chi ride; poiché questi molto spesso si affretta a ridere solo per non dover piangere.
VLADIMIR JANKÉLÉVITCH, L’ironia