Soltanto dopo Beethoven la musica si rivolge agli uomini: prima di lui, si intratteneva soltanto con Dio. Bach e i grandi italiani non conobbero quello slittamento verso l’umano, quel falso titanismo che altera, dopo il Sordo, l’arte più pura. La torsione del volere sostituì la grazia; la contraddizione dei sentimenti lo slancio ingenuo; la frenesia il sospiro disciplinato; dato che il cielo era scomparso dalla musica, vi si insediò l’uomo.

EMIL M. CIORAN, Sommario di decomposizione