O Rossini, divino maestro, Elios d’Italia, che spandi su tutta la terra i tuoi raggi sonori, perdona ai miei paesani che ti vilipendono a colpi di carta e d’inchiostro! Ma io mi beo delle tue armonie dorate, dei tuoi fasci di luce melodici, dei tuoi smaglianti sogni che, come farfalle, mi danzano intorno, e mi baciano il cuore con labbra di Grazie! Divino maestro, perdona ai miei paesani, che non vedono la tua profondità solo perché la copri di rose, e agli occhi dei quali non sei abbastanza grave e pensoso perché svolazzi con la levità soave di ali divine!
HEINRICH HEINE, Impressioni di viaggio