Prima del sonno

Tardi, così tardi…
Non so che accadrà.
Non tarderà a venire.
A me viene tanta paura
e scorgo nella tappezzeria
il viso che piange.

Solo son io, solo
ciò che vi è al di fuori non so
Ah, se le cose mi riuscissero ancora,
tutto mi si stringe d’intorno,
e in ogni sembiante scorgo
un viso che si interroga.

Sono già lacerato,
ciò che sarò qui e allora, non so.
Non posso trattenere
le folli immagini
E nelle tenebre avverto
Il viso che parla.

So spät ist es, so späte,
was werden wird, ich weiß es nicht.
Es dauert nicht mehr lange,
mir wird so bange,
und seh’ in der Tapete
ein klagendes Gesicht.

[Allein bin ich, alleine,
was außerhalb, ich weiß es nicht.
Ach, daß mir’s noch gelänge,
mir wird so enge,
und seh’ in jedem Scheine
ein fragendes Gesicht.]

[Nun bin ich schon entrissen,
was da und dann, ich weiß es nicht,
ich kann sie nicht behalten
die Wahngestalten
und fühl’ in Finsternissen
das sagende Gesicht.]

KARL KRAUS, Prima del sonno

Viktor Ullmann (1898 –1944) compose la Sonata n. 5 op. 45 nel 1943 durante la deportazione a Terezin. Lo spartito, costituito da cinque movimenti, riporta all’inizio dell’Andante la prima strofa della poesia di Karl Kraus Vor dem Schaf / Prima del sonno.