Il gergo della filosofia e della musica

Caro Signor Bălan,
la ringrazio per avermi inviato il suo libro, che ho letto con grande interesse. […] Nella mia camera fa troppo caldo – abito sotto il tetto – per discutere le sue questioni punto per punto. Non ne avrei neanche la competenza. Mi permetto di farle una critica, di natura piuttosto esteriore: abusa di gergo filosofico. Se percepisce la musica in maniera così profonda, perché utilizza un linguaggio così vicino alle idee, ma lontano dalla sensazione? Le ripeto: è solo un’osservazione superficiale, estiva, se preferisce. Volevo semplicemente dirle che ha scritto un libro molto serio, che ho letto con profitto. Cordialmente, E. Cioran

EMIL M. CIORAN, Lettera a George Bălan, Parigi, 30 luglio 1967