In quanto a me, so che non farei certo musica sulla mia esperienza vissuta finché la posso esprimere in parole. La mia esigenza di esprimermi musicalmente, sinfonicamente, inizia solo là dove dominano le oscure sensazioni, sulla soglia che conduce all’altro mondo: il mondo in cui le cose non si scompongono più nel tempo e nello spazio. Come trovo banale inventare musica su un programma, così considero insoddisfacente e sterile voler dare un programma ad un’opera musicale.
GUSTAV MAHLER, Lettera a Max Marschalk