Si possono strappare segreti alla musica solo a sorpresa, usando i trucchi della filosofia negativa. Ecco perché bisognerebbe trovare un modo musicale di scrivere sulla musica. Se mi si rimprovera l’abuso delle metafore, di analogie o corrispondenze prese a prestito da altre arti e da altri registri sensoriali, significa forse non capire questo: non si dovrebbe scrivere «su» la musica, ma «con» la musica e musicalmente, rimanere complice del suo mistero. 

VLADIMIR JANKÉLÉVITCH,  Béatrice Berlowitz, Quelque part dans l’inachevé