La cosa terribile della musica

La cosa terribile della musica è che, dopo averla ascoltata, niente ha più senso, perché niente, ma proprio niente, resiste quando si esce dalle sue «meraviglie». Tutto appare degradato, inutile, banale rispetto a lei. Capisco come si possa odiarla ed essere tentati di equiparare le sue meraviglie a sortilegi, il suo «assoluto» a un miraggio. Il fatto è che bisogna reagirvi a ogni costo quando la si ama troppo. Nessuno più di Tolstoj ne ha avvertito il pericolo; l’ha messa energicamente sotto accusa, sapeva che poteva fare di lui ciò che voleva. E cominciò a odiarla per non diventarne vittima.

EMIL M. CIORAN, Quaderni 1957 – 1972