Festival A due voci 2023 – ANTEPRIME
MYSTERIUM. Visioni, enigmi e sentieri aperti nell’ultimo Skrjabin
Sabato, 4 novembre 2023 – ore 16:30
Salone Organo del Conservatorio “G. Verdi” – Como
Margherita Anselmi, filosofa
Massimo Priori, compositore
Tommaso Saturnia, compositore
Davide Pigozzi, pianista
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Conservatorio “G. Verdi” di Como
Ingresso libero con prenotazione a questo link
I voli più audaci del grande musicista russo si condensano – come la sua musica – verso la fine (imprevista, precoce) della sua vita, e interessano i campi più svariati: la mistica pura; l’architettura in funzione anagogica; la matematica. E ancora: la questione della felicità dell’uomo e del suo destino più che umano; il significato del concerto pubblico; il ruolo redentivo dell’arte. Sentieri mai interrotti, crediamo, ma ben vivi, oggi più che mai. Questo piccolo variegato consesso di studiosi propone riflessioni polivoche aperte al dialogo e al futuro, contando in modo speciale sul graditissimo apporto di giovani compositori e interpreti, cui spetta il compito di rispondere, oggi, domani, a quegli enigmi.
ore 16:30
Margherita Anselmi, filosofa
Questioni aperte nell’ultimo Skrjabin
Il testo destinato al Mysterium, o meglio a un complesso Atto preparatorio che nelle intenzioni del compositore avrebbe posto le condizioni di un Nuovo Avvento, risulta – assieme a tutte le componenti più audaci della sua ultima ricerca – il generatore e insieme il punto d’origine di sentieri non scontati e tuttora aperti: cercherei di dipingerne la portata messianica, storica, ontologica, esistenziale, marcandone l’attualità e la problematicità.
ore 17:00
Massimo Priori, compositore
Suono e architettura nel Mysterium di Skrjabin: tra geometrie e anagogie
Nel Mysterium è evidente la presenza di uno spazio voluto e creato dal compositore coerentemente con la visione sinestetica di un progetto compositivo dove anche l’architettura assume un ruolo al pari dei suoni, profumi, colori. Architettura intesa come organizzazione di uno spazio nella forma di sacro recinto seguendo le antiche tradizioni degli ermetici costruttori medievali. Per Skrjabin si tratta dunque di una riscoperta della “funzione anagogica” della geometria e della musica, vale a dire le capacità di indirizzare la mente dal mondo delle apparenze ad altre dimensioni.
ore 17:30
Tommaso Saturnia, compositore
Skrjabin: il Flusso e la Sintesi nei Preludi Op. 74
Scritti nel 1914, i Cinque Preludi Op. 74 rappresentano l’ultimo lavoro ultimato da Skrjabin prima della sua prematura morte. Una sensazione di intangibile fluidità permea la raccolta, epitaffio di una nuova maturata estetica compositiva skrjabiniana. Non è quindi un caso che frammenti di questi Preludi siano stati utilizzati dal compositore come appunti progettuali del suo Atto Preliminare. L’analisi e le osservazioni qui presentate sperano di arricchire con utili prospettive un già vasto affresco di indagini, mostrando i Preludi sotto una diversa veste: brevi sintesi musicali sospese in quel flusso creativo ininterrotto, intangibile ed irrealizzabile che nella mente di Skrjabin assunse il nome di Mysterium.
ore 18:00
Davide Pigozzi, pianista
Aleksandr Skrjabin
Sonata per pianoforte n. 10 op. 70 “Insetti”
Vers la Flamme op. 72
Cinque Preludi op. 74