Perché Filosofia dell’Opera
Oggi l’opera viene considerata una forma di spettacolo arcaica, regressiva, morente e quella straordinaria utopia che ne ha costituito l’essenza fin dalla sua creazione sembra ormai dimenticata.
Anche nelle nuove generazioni rimescolate frettolosamente dalla cultura economica e da una tecnologia che impone loro tempi e media frammentati, non ritroviamo più traccia di quello che Bruno Barilli chiamava “l’affanno lirico” come se quelle affinità di pensiero e di sentimento che scaturivano dal canto operistico fossero scadute, dimenticate per sempre (la quasi totale assenza di studenti di canto lirico italiani nei nostri conservatori ce lo ricordano ogni giorno).
Affinità che è difficile ritrovare anche nei nostri teatri d’opera, luoghi frequentati da un pubblico distratto che non riesce più a farsi autore di senso e di memoria rispetto al palcoscenico, ma anche alle geografie della sala all’italiana e dei ridotti. Il teatro d’opera che smuove il senso comune, che produce paradossi, che invita a osare, che accoglie la complessità si è ormai trasformato in un teatro contenitore delle istituzioni, degli interessi particolari, degli eventi. Una “location” dove si celebra solo la sintassi di un rituale di cui si è ormai smarrito il significato, la coscienza, il valore.
Perché occuparcene quindi?
Forse perché. nonostante tutto, continuiamo a sentirla come un’eredità viva, un’eredità artistica che ci appartiene, nel profondo. Troppo importante per lasciarla scivolare via senza interrogarci, senza provare a recuperarne l’antica metafisica, senza tentare qualcosa. Per questo A due voci ha deciso di avviare un lavoro sull’opera che, a partire dal festival di quest’anno, si articolerà attraverso occasioni di incontro, di musica, di ricerca, di approfondimento filosofico, di scrittura con l’ambizione non solo di recuperarne la memoria, ma di riuscire ad osare fino al punto da progettarne nuovi inediti scenari.
Bruno Dal Bon
Curatore del Festival A due voci
Il comunicato stampa e il programma del festival saranno pubblicati lunedì 11 novembre
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.