Festival A due voci 2024
Si comunica che per ragioni tecniche la proiezione del docu-film Senectus Open non potrà aver luogo il giorno 30 novembre 2024. Sarà posticipata a data da destinarsi. Ci spiace per l’eventuale disagio arrecato.
Senectus Open (docu-film)
Sabato, 30 novembre 2024 – ore 20:30
Salone Organo, Conservatorio “G. Verdi” di Como – via Cadorna 4, Como
Isa Traversi, regista
Ingresso libero con prenotazione a questo link
con i cantanti ospiti della Casa di Riposo per musicisti Giuseppe Verdi:
Claudio Giombi – Mary Jo Lindsay – Hisae Terakura – Angelo Zanotti
musiche originali Alberto Traversi
produzione Fondazione Ravasi Garzanti e Teatro Franco Parenti nell’ambito del progetto La Grande Età
“Nasco dalla danza, so bene che tutto passa per il corpo e ho sempre pensato al ‘corpo desiderante” non solo e non tanto in senso sessuale, ma in quanto aperto al desiderio di vivere, di percepire, di sentire, di annusare… nell’aspirazione al piacere di diventare in ogni momento, ogni cosa che siamo capaci di sognare.Nel lavoro con questi straordinari artisti ho visto tale ambizione incarnarsi e ora sento di poter parlare del desiderio nella grande età, come di entusiasmo erotico in forma nuova. È nel desiderio infatti e non solo nel ricordo, che possiamo parlare di Eros in senso lato, a qualsiasi età e In ogni momento della vita.
La nostra società disattende la proiezione libera e generativa di sè verso il futuro nell’età anziana, o peggio la reprime per ansia di controllo. Ovvero la medicalizza nella ipocrita illusione di una immortalità pietrificata su sedia a rotelle : disciplina muta e obbediente di docile annullamento .
Ma la potenzialità politica, poetica e rivoluzionaria della vecchiaia può e deve essere invece un rilancio propositivo sia individuale che sociale… e se non l’ascolti, se non ti sembra importante, se lasci che questo patrimonio si disperda sconfinando nella depressione, sarai responsabile di infelicità e disamore.
È prodigioso il varco che un unico raggio di sole può aprire in una vita rannicchiata nella rassegnazione. Immaginarsi poi se questo accade alla presenza di vecchi artisti pieni di talento e di possibilità…
Nei giorni del nostro lavoro abbiamo avuto molti raggi di sole : nelle loro storie c’è il valore della testimonianza, ma soprattutto quello del desiderio e della rivendicazione attiva di presenza qui e ora.
Il loro corpo desiderante, la loro mente aperta, la loro pudica nudità, l’assenza di narcisismo e la fraternità che hanno costruito nella geografia del presente ricostruito in teatro, ne è testimonianza.
La civetta di Minerva inizia il suo più bel volo dopo il tramonto…e mi sa che questo volo non finisca qui, ma prosegua inarrestabile fin quando non si sa, e nemmeno ci interessa sapere…
Le immagini che vedrete si dispongono sulla linea del tempo in costellazioni di sguardi che inducono a una immersione delicata e potente che è insieme, gioco di bimbo, carriera d’artista, sacra rappresentazione, vita reale….e tanto altro che non so dire.”Isa Traversi