La voce: oggetto estetico e oggetto pulsionale
Una conversazione tra estetica e psicoanalisi

Silvia VizzardelliMatteo Bonazzi

Villa Olmo
Domenica, 16 ottobre – ore 17:30

Ingresso libero


Siamo abituati a concepire la voce come un’entità evanescente  che ha bisogno di appoggiarsi ad altro da sé: al corpo di chi la emette, al volto del soggetto, oppure al significato che essa, come supporto linguistico, trasmette e contiene. Concepire la voce come un oggetto significa sovvertire l’idea che essa sia un organo di scivolamento e mettere piuttosto in evidenza la sua identità materiale. Dinanzi a questo oggetto, il soggetto non si mantiene nella sua posizione affermativa e vitale,  bensì sperimenta il suo limite, fa un passo indietro, recede in una postazione presimbolica e residuale. Chi ha messo in evidenza questa natura della voce è stato Jacques Lacan.  Nella nostra conversazione tenteremo di mostrare come la psicoanalisi  abbia contribuito a gettare una luce inedita sull’esperienza estetica della voce.