Mostri, lacrime e parole nelle note di Schumann
Palazzo Valli Bruni
Via Rodari, 1 – Como
Domenica, 21 novembre 2021 – ore 21:00
Pietro Molteni, viola e relatore
Federico Ceriani, pianoforte
Mirco Bussi, clarinetto
Ingresso libero con prenotazione a questo link https://www.eventbrite.com/e/207263299107
La maggior parte delle opere di Schumann sono opere per voce, dove un testo poetico e la musica si fondono. L’amore per la letteratura accompagna Schumann sin dall’infanzia, che trascorre nella ricca biblioteca del padre, tanto da non saper decidere se dedicarsi alla poesia o alla musica ad un’età in cui i coetanei Liszt e Chopin erano già virtuosi affermati. Per questo motivo la sua musica diventa un intrico di parole, immagini, idee poetiche nascoste tra le note. Le Marchenbilder op.113 e le Marchenerzalungen op. 132 sono immagini sonore ispirate alle fiabe della tradizione germanica. Scritte a Dusseldorf quando i suoi problemi psichici si fanno sempre più violenti, Schumann trova nelle storie dell’infanzia (invero tragiche e terribili) rifugio o forse catarsi dalle voci e dalle ossessioni che assillano la sua mente. Nelle frasi, nelle cellule, negli accordi di queste due opere ci sono principesse, eroi, demoni, lacrime, il tutto scritto in suoni piuttosto che in parole. Sono Lieder senza parole, frammenti di uno specchio che ci danno l’immagine di un uomo che ci accompagna a sondare le profondità del nostro essere.