Il regno della beatitudine

Non mi è passato mai per la mente di venire a Roma a fare un poetico certame / Per guardare in faccia i cesari che hanno scritto gloriosa un’epopea. / I discendenti dell’antico Enea han ceduto lo scettro alla talare / E dove di Giove e di Marte stava l’ara oggi sta il trono di San Pietro. / Io ai monumenti le montagne preferisco ai dipinti i fiori, alle città le verdi campagne. / Contemplando la verde solitudine non mi distrae alcun rumore. / Mi sento nel regno della beatitudine

Sonetto di Remundu Piras, Risposta a s’invitu de Antoni Cubeddu, interpretato dal Tenore Supramonte di Orgosolo.
vohe Franco Davoli
hontra Giuseppe Paulis
mesu vohe Antonio Garippa
bassu Salvatore Floris