Erwin Schulhoff | L’arte libera è rivoluzione

” L’arte libera è rivoluzione: richiede dei punti di vista straordinari affinché si sviluppi, porta a rovesciamenti per aprire nuove strade…cosa che con maggior forza si manifesta nel fare musica. Il processo di rivoluzione nell’arte si è evoluto per decenni, in qualsiasi luogo sulla terra, accomunando tutti gli esseri umani. Ciò tuttavia è particolarmente vero per la musica, perché è la forma artistica più vivace e perciò riflette la rivoluzione più profondamente – nella fuga completa dalle tonalità e dal ritmi imperialisti, nelle arrampicate per un cambiamento estatico”.

Erwin Schulhoff (8 giugno 1894 – 18 agosto 1942) è stato pianista e compositore ceco, testimone dello spirito del ‘900 con il suo stile eclettico che attinge dal jazz, dal blues e dai linguaggi delle avanguardie. Viene reclutato nella I Guerra Mondiale e al suo ritorno cambia idee politiche, diventando comunista, e il suo gusto musicale, prima ispirato a Strauss e Debussy è poi fortemente Influenzato dal dadaismo, dall’espressionismo e dal jazz. Compone nel 1919 il pezzo provocatorio Sonata Erotica, la prima composizione per voce femminile sola mai scritta. Fa parte di quel gruppo di artisti definiti “degenerati” dal nazifascismo per il loro linguaggio, per le idee politiche o perché ebrei. Avendo acquisito cittadinanza sovietica, è vittima della prigionia e dello sterminio nazista . 

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