Alessandro Manzoni. La Natura, la Provvidenza e l’oltrepassamento della tecnica

Alessandro Manzoni. La Natura, la Provvidenza e l’oltrepassamento della tecnica

Sabato, 19 novembre 2022 – ore 10:00
Palazzo Valli Bruni – Via Rodari 1, Como

Lapo Lani, architetto 

Ingresso libero su prenotazione al link https://www.eventbrite.com/e/biglietti-amanzoni-la-natura-la-provvidenza-e-loltrepassamento-della-tecnica-460421933397

 

Dopo un’introduzione tesa a inquadrare la visione filosofica di Manzoni nel tema generale del festival, vengono letti alcuni episodi de” I promessi sposi”, dando voce alla sofisticata musicalità della prosa manzoniana. 

L’introduzione espone i concetti di phýsis/natura, téchne/arte e Anánkē/destino, propri della tradizione filosofica dell’Occidente, e racconta come il senso di questi si è modificato attraversando il pensiero filosofico moderno e contemporaneo. Viene poi definito il concetto cristiano e cattolico di Provvidenza, derivato da quello stoico e interpretato come vitale potenza ciclica che governa il divenire incontrastabile della Natura e degli Uomini, dove ogni nuovo inizio, la rinascita, deve necessariamente succedere al sacrificio e alla purificazione. Dopodiché viene analizzato il processo attraverso il quale la forza della Provvidenza oltrepassa, nella visione radicale di Alessandro Manzoni, l’infinitamente più debole potenza della téchne/arte, spogliando l’uomo di fronte ai misteri del mondo – la Natura, la Vita, l’Amore, la Fortuna, il Destino, la Provvidenza, la Morte – e permettendogli di accedere alla sua intimità; a quella parte di sé, profonda e segreta, che la scienza e la tecnica moderne non sono mai riuscite neppure ad avvicinare; a quella parte che non si è mai lasciata impaurire dalla temibile e tremenda forza sterminatrice.

L’intervento si conclude con la lettura di tre episodi estratti da “I Promessi Sposi”, in ognuno dei quali la Provvidenza annienta la volontà di potenza dell’uomo: descrizione del ramo di Lecco (capitolo I); addio ai monti di Lucia Mondella (capitolo VIII); morte della piccola Cecilia (capitolo XXXIV).